Assicurazioni. Il bisogno di sentirsi protetti

Di Eleonora Riva

Il 54% dei Millennials ha cambiato, con la pandemia, la percezione del settore assicurativo. Ed è alla ricerca di soluzioni in grado di garantire protezione sia nella sfera personale sia in quella lavorativa. Alle compagnie viene richiesto anche maggiore trasparenza, semplicità e polizze da attivare in pochi clic, da web e mobile, con un elevato numero di servizi. Ecco cosa propone il mercato per i giovani

Uno dei trend principali del mondo, nell’ambito della distribuzione dei prodotti assicurativi, è la richiesta di soluzioni sempre più digitali. Una domanda che arriva principalmente dalle generazioni più giovani, abituate a vivere online e con lo smartphone a portata di mano. Questi consumatori digitali, però, hanno anche nuove esigenze e bisogni, alcuni dei quali emersi con la pandemia. Cercano soluzioni on demand da attivare all’occorrenza (ad esempio quando si pratica sport o si viaggia). Necessitano di assicurare nuovi rischi, come quelli collegati alla mobilità sostenibile e alla sharing economy. E sono più attenti alla salute, ma allo stesso tempo richiedono che alla tradizionale polizza siano associati altri servizi e strumenti.

L’indagine “Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani” pubblicata dall’IVASS a maggio 2021 e svolta su un campione di 2053 intervistati dai 18 anni di età mostra come sia marcata nei giovani, rispetto ai più anziani, l’avversione al rischio. E come nelle persone tra i 18-34 anni sia più elevata la logica assicurativa, intesa come capacità di individuare i corretti collegamenti logici tra concetti in ambito assicurativo.
I giovani, quindi, sono a conoscenza dei rischi e delle modalità per proteggersi. Ma pensano che le compagnie non siano ancora in grado di proporre soluzioni ottimali per sopperire a queste necessità. Un'indagine della Italian Insurtech Association del 2020, infatti, dimostra come l'85% dei Millennials ritenga che i prodotti assicurativi non siano in grado di coprire adeguatamente i loro bisogni. E la penetrazione tra le nuove generazioni è ancora bassa. Se il 65% del segmento 23-38 anni dispone di una RC Auto la percentuale si abbassa drasticamente per le altre soluzioni: 5,1% per i prodotti Danni non Auto, 1,4% per quelli Vita e 0,8% per quelli Salute.

Come evidenziato in un’altra ricerca dell’IIA il Covid ha però cambiato, nel 54% dei Millennials intervistati, la percezione del settore assicurativo. Rendendoli più propensi a sottoscrivere uno o più contratti, per far fronte anche a sentimenti come precarietà, incertezza e preoccupazione che provano ora sia per quanto riguarda la sfera personale sia a livello lavorativo. Ma a condizioni diverse: se il prezzo, infatti, è ancora la caratteristica che viene valutata maggiormente, i giovani richiedono una maggiore trasparenza e un linguaggio più semplice da parte delle compagnie. Quelle ideali devono essere affidabili, operare via web e mobile, essere tecnologiche e veloci.

Andando ad analizzare le offerte attualmente sul mercato, non risultano prodotti ideati ad hoc per i giovani ma è chiaro che alcuni siano proposti principalmente per intercettare questo target. Una delle principali tendenze è quella dell’instant insurance, attiva principalmente nel settore dei viaggi e dello sport e dedicata a chi ama gestire in autonomia, via app o web, le assicurazioni. In pochi clic, anche poco prima di partire per un viaggio, si attiva la copertura che tutela in caso di emergenze o incidenti. E lo stesso vale, ad esempio, se si vuole assicurare solo il bagaglio. O ancora se si è alla ricerca di una polizza temporanea che tuteli, in settimana bianca, quando si scia.

Anche le polizze modulari sembrano particolarmente adatte alla clientela giovane, che chiede maggiore trasparenza e semplicità. Con un unico contratto, quindi, si possono sottoscrivere coperture in ambiti diversi, tutelandosi da imprevisti in casa o durante il tempo libero, da eventuali danni all’abitazione e da problematiche legate alla gestione degli animali domestici.

Ciò che viene richiesto dai Millennials e in generale da tutti i consumatori digitali, come anticipato sopra, è però anche una maggiore integrazione della tradizionale polizza con servizi extra assicurativi, creando quelli che in gergo tecnico vengono definiti ecosistemi, spesso in partnership con società esterne e Insurtech.

Per incentivare la sottoscrizione di polizze salute, e intercettare così quella che al momento è una delle principali preoccupazioni dei giovani, vengono integrati servizi digitali di assistenza come il teleconsulto medico e i portali per l’autovalutazione dei sintomi. Non solo: vengono proposte card per ottenere sconti sulle prenotazioni presso le strutture convenzionate e accesso a piattaforme che fungono da “ospedali virtuali”. Si avviano anche programmi che incentivano uno stile di vita sano, da monitorare attraverso i dispositivi di fitness o le app installate sullo smartphone. Addirittura, ci sono compagnie che arrivano a fornire un coach virtuale che supporta il cliente nel suo percorso di benessere fisico e psicologico.

Per la casa, complice anche lo smart working, si sviluppano soluzioni modulari per una copertura a 360° e vengono forniti sempre più spesso anche servizi di assistenza, come l’invio di un idraulico o di un artigiano in caso di necessità. Proprio queste coperture extra assicurative, secondo l’indagine “Home & Motor Insurance Survey” di Deloitte risultano gradite all’83% della fascia Millennials intercettata dal sondaggio. E iniziano a prendere piede anche le polizze “pay per use”: grazie all’utilizzo di dispositivi telematici, come i sensori e le box da installare nell’abitazione, propongono al cliente rimborsi in relazione al tempo che passa in casa.

Ma è il comparto della mobilità quello che propone le soluzioni più innovative e appetibili per i giovani. Sia in termini di RC Auto sia di soluzioni per la mobilità sostenibile e alternativa.
Per quanto riguarda l’automobile si stanno sempre più sviluppando offerte che premiano lo stile di guida virtuoso dei conducenti (e scontano il premio), grazie all’utilizzo delle scatole nere e delle app collegate. E da mobile è anche possibile rintracciare l’auto se non si ricorda dove è stata parcheggiata o impostare delle aree virtuali ed essere avvisati se qualcuno guidando le oltrepassa.

Si regista, nel 2021, anche un aumento delle polizze pensate per la micro-mobilità e in generale per tutti i mezzi green, come biciclette, monopattini e segway. Non solo quelli acquistati, ma anche quelli che vengono utilizzati attraverso le compagnie di sharing economy. A tutela principalmente degli infortuni al conducente ma spesso con coperture anche per danni a terzi.



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